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SEMPIONE- 30-03-2025-- Siamo nel 2014. Il Magehorn è un'escursione sci-alpinistica classica nella zona del Sempione, forse la più facile e la più sicura. Ricordiamoci, però, che la sicurezza 100% in montagna,  soprattutto nello sci-alpinismo, non esiste! Detto questo, si può salire quasi sempre, in inverno e primavera, ai 2620 metri di questa cima, sia con gli sci che con le ciaspole. In estate il tratto finale dalla Magelicke alla vetta mi permetto di sconsigliarlo perché il terreno sassoso ti fa rimpiangere la splendida uniformità della neve.

GITA  N. 50

MAGEHORN

MARZO 2014

Dislivello totale:  900 m.  Tempo totale:  3 h 30'

Giornata splendida e condizioni ottimali per un'uscita invernale sulla neve. Siamo dieci, cinque sciatori e cinque  ciaspolatori, fra i quali il nostro decano nonché presidente onorario.

Dopo la sempre faticosa ricerca dell'assetto ottimale e dopo la verifica, necessaria in questa zona, di non interferire con le esercitazioni di tiro dell'esercito rosso-crociato, ci mettiamo in marcia da Engiloch, 1769, lungo la strada del Sempione. Dal parcheggio si scende di pochi metri, che sembreranno tanti al ritorno, si attraversa il torrente e si gira a destra costeggiandolo verso Nideralp, 1820.

Qui si comincia a salire nel bellissimo bosco, con percorso libero che, solitamente, predilige la più comoda delle piste già battute.  A quota 2000, dopo gli ultimi larici, si sale verso destra, nord – ovest, e si raggiunge un colletto (2300 circa). Di qui si percorre un facile traverso in leggera discesa entrando nel fornale di Bistine, un paradiso per tutti gli sci-alpinisti alle prime armi o per anziani abbastanza esperti ma desiderosi, oggi, solo di relax e buona compagnia. In leggera salita si traversa ancora fino alla Bocchetta del Magehorn (Magelicke), 2439 (due ore e un quarto da Engiloch).

L'ultimo strappo verso la cima, 2620, è piuttosto ripido e, a seconda dell'innevamento, può essere percorso con gli sci o a piedi. La traccia migliore e meno ripida s'incontra addentrandosi leggermente nella Nanztal , aggirando la cima diretti a ovest. In mezz’ora i cinque sciatori raggiungono la vetta senza togliere gli sci e vengono presto raggiunti dai cinque ciaspolatori.

C'è altra gente, vista la bella giornata, e ci godiamo con calma il panorama superbo. Pur di altezza modesta e di facile conquista, la cima del Magehorn, contornata da quattro ripidi versanti e con il suo terreno misto di massi e neve, ha un suo austero fascino, ti fa sentire molto più in alto.   La discesa avviene lungo lo stesso itinerario. La neve è discreta, un po' pesante solo nel tratto finale in mezzo ai larici, che cerchiamo prudentemente di tenere distanti dalle nostre, sia pur dure, anziane teste.

Nonostante l'assoluta calma, in tre quarti d’ora gli sciatori raggiungono il ponte di Engiloch. Passati sulla sinistra orografica del torrente, che in Italia si chiamerà Diveria, sempre con calma risaliamo alle auto e ci rassettiamo, in fiduciosa attesa del  gruppo dei ciaspolatori con il presidente onorario. Ci raggiungono dopo un'ora, si sistemano anche loro e, appena varcato il confine, ci ristoriamo adeguatamente, visto che i tempi tranquilli della gita odierna ce lo consentono. Sappiamo già tutti che, quanto prima, il comitato organizzatore ci farà recuperare, con gli interessi, lo scarso impegno odierno.

Gianpaolo Fabbri

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AdmirorGallery 5.2.0, author/s Vasiljevski & Kekeljevic.