Stamattina mi sento molto Amy (Winehouse)
nel video “Rehab”. Questo influenzerà inevitabilmente tutto ciò che scriverò.
In effetti, presa da ebrezza alcoolica medianica ed essendo a corto di argomenti, utilizzerò lo stile “lo scrivo a calippo” ; credo che trovare un titolo questa volta sarà particolarmente difficile.
La redazione potrà ben riciclare il fantastico “Considerazioni” utilizzato dal titolista anonimo di VCO24 l'unica volta in cui il titolo non l'ho scelto io.
“Considerazioni”: sto ancora male se ci penso.
Ma cerchiamo di superare anche questa e andiamo avanti.
Di che idiozia potrei parlare? Ah, certo. Una notizia interessantissima per tutti voi è che a breve sarà disponibile in commercio un ghiacciolo al Prosecco, Bellini e/o Moscow Mule.
“Che “invenzione”, eh? Io confeziono ghiaccioli al Jack Daniels dall'età di 11 anni. Tze'”(cit. Amy Winehouse)
Si tratta di un calippo per la precisione. Si, quel ghiacciolo a forma di ....a forma di... non ha una forma ma saprete benissimo di che parlo; è una roba che, se donna, puoi mangiare in pubblico al massimo fino all'età delle mestruazioni perché poi davvero non si riesce a non vergognarsi.
Io per esempio al mare per mangiare il calippo affitto un pedalò e vado al largo, ma tanto.
Sola.
In mezzo al mare.
Io ed il mio calippo alla coca cola.
Calippo fizz per la precisione. Quello che sfriccica come quelle caramelle frantumate in bustina che la nonna teneva nascoste e mi propinava per i momenti che io ricordo come di sballo totale, quando ero piccola. Sembrava di avere in bocca uno di quei fuochi d'artificio che fanno le scintille; se tentavi di parlare, dopo, ti usciva la voce di Mario Giordano.
Vi chiederete senza dubbio cosa io faccia nel caso in cui non sia al mare e mi prenda una esagerata voglia di calippo fizz alla coca cola.
Ve lo dirò; potrebbe risultare utile anche per altre lettrici timorate di Dio come me con una passione per il ghiacciolo a forma di ...forma di... non ha una forma che si possa dire, ve l'ho già spiegato. Una prima idea è quella di munirsi di un tagliere, di un coltello, ed affettarlo come fosse un salame strolghino un po' in carne.
Da brave massaie lo stenderete poi su delle fettine di pane e lo mangerete senza timore d'esser prese per vogliose etere (cercatelo sul dizionario, vi prego) e con l'ulteriore effetto di non suscitare nel vostro ormai attempato marito altro che ribrezzo.
Non dovrete dunque neppure respingere eventuali sue residue pulsioni sessuali eventualmente (se'...) generate dalla visione idilliaca di voi alle prese con questo ghiacciolo diabolico.
Altrimenti potete anche procurarvi appositamente una contusione e utilizzarlo per raffreddare la parte interessata; quando nessuno vi guarderà (tanto non vi guarda nemmeno il cane, via) potrete dare una veloce leccata/succhiata.
Mio Dio, ho detto “succhiata”!! !!!
Non so se si possa dire su VCO24.
L'unico problema sarà convincere i familiari che i calippi sono più efficaci per il trattamento dei traumi dei sacchetti di ghiaccio o prodotti appositi; non sarà comunque difficile, “non abbiate timore di aprire le porte del vostro freezer a confezioni famiglia di calippo (cit)!”
Per gli uomini post pubertà credo che il consumo di calippo comporti le stesse conseguenze. Immaginare un ragazzone che sugge avidamente un calippo al prosecco, peraltro, mi fa inevitabilmente pensare a propensioni sessuali omo.
Non è una questione di pregiudizio ma non credo esista un uomo etero che beva prosecco abitualmente.
Mi sento di concludere questa dissertazione con una paio di CONSIDERAZIONI: 1) i calippi alcolici sono una gran bella idiozia ed andranno solo tra le donne al mare (al largo su un pedalò) e tra i minorenni inconsapevoli della simbologia associata alla visione del loro consumo 2) se fossi nel Direttore, assumerei l'arguto titolista dell'Eco risveglio. Ciao!
Tatiana Giovanetti – 3 luglio 2017