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necrologi

coppia litigio

Provo oggi a

definire i tipi di compagno/a destinati a produrre, con chirurgica precisione e costante impegno, il risultato indicato nel titolo della rubrica di oggi.

  1. La viziata/il viziato

    La viziata è un serpente a sonagli. Il suo uomo lavora come un ilota 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 per non farle mancare proprio nulla dal punto di vista economico. Non pago di tale impegno, al suo ritorno a casa, cucina, sistema la cucina, lava, stira, avvia la lavatrice con i panni che stenderà il giorno dopo (alle 4 del mattino prima di uscire) e mette a letto i bambini. Il tutto mentre la viziata, mollemente adagiata su un triclinio acquistato all'Ikea, lo guarderà lamentandosi per il fatto che non c'è mai, che non ha ancora portato fuori la spazzatura ed enumerando tutte le mancanze del soggetto di cui sopra che, a parer suo, le sta facendo fare una gran bella vita di merda.

    Ovvio che una tale situazione non potrà produrre altro che strascichi giudiziari di cui l'uomo sarà protagonista in qualità di novello separato (con addebito in quanto trascurava la moglie che nel frattempo, peraltro, si è trovata un nuovo soggetto da torturare) o di imputato di omicidio e vilipendio di cadavere (della viziata. Un altro femminicidio! Bastardi!)

    Il viziato invece ha una moglie con 3 lavori e la procura generale alla gestione dei loro12 figli; si arrabatta tra tutti gli impegni come può ma ciò non pare mai essere sufficiente. Il viziato infatti tenderà a sbuffare quando lei dirà di dover uscire per un appuntamento di lavoro, osserverà con malcelato fastidio il pavimento che non splende abbastanza e criticherà ogni pietanza che la sciagurata le metterà nel piatto “ mia madre lo fa meglio”.

    Il viziato inoltre tenderà ad addossare la responsabilità di tutto ciò che non va in relazione ai figli alla moglie “io non me ne sono mai occupato, come può essere colpa mia?”. Chapeau!

    2. Il 41 bis

    Il 41 bis è la tomba della vita sia di un uomo o di una donna, a seconda dei casi. Trattasi di un soggetto che, una volta che vi ha sposato, ritiene di avere il buon diritto di decidere tutto ciò che potete o non potete fare. La regola cardine, in effetti, è solo una: voi non potete più avere una vita. Questo è. Lui o lei diventerà la sola legittima controparte sociale la quale, inoltre, sarà la sola ad avere diritto di emettere sentenze su ogni aspetto di quella che “vita” non potrete più chiamarla. Ogni uomo o donna in età riproduttiva diventerà per voi un tabù. Non potrete avere amici nuovi e quelli che avevate dovrete rassicurarli circa la vostra persistenza in vita “no ti prego, Giulia, non chiamare “Chi l'ha visto”, giuro, sto bene” “Cazzo Marianna, è dal tuo matrimonio, 8 anni fa, che non ti vedo. Giura!” .

    Tale situazione comporterà come conseguenza il vostro imbruttimento (che il partner sostiene, visto che più apparirete brutti e sfasciati durante le mezz'ore d'aria, più il fantasma di un vostro possibile abbandono si allontanerà) e una oscillazione del vostro umore tra depressione, odio di sé e disperazione.

    La fine? Il 41 bis ha trovato un/una amante. Vi lascerà sostenendo che non siete più quello/a che aveva conosciuto, che siete depressi, cessi e non lo/la rendete felice.

    E voi? Voi spenderete le vostre giornate dallo psichiatra spendendo ciò che rimane dopo aver pagato i vari contributi al mantenimento. Se siete la donna vittima dell'uomo 41 bis invece finirete semplicemente e sicuramente meglio.

    3. L'inespugnabile fortezza brutta/ l'uomo patata

    Lei vi faceva impazzire gli ormoni. Come una geisha vi viziava con una spudoratezza da porno-hub. Non le bastava mai. Voi, rincoglioniti da tanta lussuria, che avete pensato? Beh, dai, me la sposo.

    Bravi!

    A few years later (circa 3) lei non è più esattamente quella di una volta. Gli stravizi alimentari, la ciocconutella della Lidl usata per via orale anziché spalmata sugli orifizi, ha creato un generale pannello cellulitico su cosce e pancia. Non è quella di prima, no. Non si cura neppure più moltissimo. Il massimo dell'eleganza è la tuta fosforescente della Mike (si, non Nike) e le ciabatte a forma di cane (quelle che quando cammini si apre la bocca). Ma vi piace. Vi piace ancora. La amate. E poi anche voi non siete più esattamente gli stessi, vi raccontate.

    Nonostante il vostro impegno costante a voler rinverdire le vallate del sesso nel vostro talamo, lei non ve la da più. Niente. Nemmeno se pregate. Ogni vostro sforzo per essere gentili e accudenti si trasformerà anzi in un “è inutile che fai così, lo fai solo perché vuoi fare l'amore. Sei tanto prevedibile. Uomini di merda!” oppure “ hai portato fuori la spazzatura?” oppure “ perché mi hai comperato dei fiori???? tu mi tradisci! Bastardo! Ti rovino!”.

    Menomale c'è la masturbazione, amici. Ringraziamo il Signore, proprio.

    La versione maschile è leggermente diversa. Lei è rimasta geisha ma anche lui è rimasto (rullo di tamburi) L'UOMO PATATA. Sembra l'abbia solo lui quel coso li. Devi proprio saltargli addosso e farlo tuo, come farebbe Leonida con un'ancella.

    Ciccio, la cosa andava bene a 20 anni con gli ormoni alle stelle e te che ancora eri presentabile.

    Ora hai perso la metà dei tuoi capelli, ti sei rammollito e PRETENDI che sia sempre la tua donna a saltarti al collo? Dopo che lei ha passato i primi 10 anni della vostra relazione a violentarti ad ogni occasione possibile?

    Se' vabbe. Consiglio per le donne: non sposate gli uomini-patata o sarete condannate (da una certa età in poi) ad una astinenza prolungata condita da improvvisi e rarissimi attacchi da cui potrete difendervi solo mediante tanatosi.

Se doveste aver riconosciuto in uno dei tre profili indicati il vostro partner, ho una serie di buoni avvocati da consigliarvi. Se il vostro partner appartiene a due dei profili indicati, aggiungerò l'indirizzo di una serie di buoni psichiatri (per voi). Se il vostro partner dovesse rientrare in tutti e tre i profili, ho solo una domanda: com'è che è ancora il vostro partner?

Un caro saluto!

Tatiana Giovanetti 7 febbraio 2018