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funicolare stoos

Il paese di Stoos fa parte dei 23 luoghi di montagna elvetici che hanno deciso di non permettere sul loro territorio la circolazione di auto o moto a benzina. Mettono quindi in pratica, quello che i convegni sul clima chiedono da tempo – purtroppo più o meno invano.

Nel paesino a 1300 msm abitano 150 residenti. Ci sono però 2000 posti letto per turisti tra alberghi e baite. D’estate è un paradiso di passeggiate, e d’inverno si scia con impianti che vanno fino a 1935 mslm. Ovviamente ci sono anche le piste da fondo, quelle per slitte e sentieri per belle passeggiate.

Dal 1933 lo Stoos è collegato a Svitto (non lontano dal Lago dei 4 Cantoni e dalla

Ferrovia che collega l’Italia con la Svizzera - attraverso la galleria più lunga del mondo -) con una funicolare tradizionale che però aveva bisogno di rinnovamento.

Come sempre si poneva la domanda: come attrezzarsi per il futuro? Costruire una funivia oppure trasformare la strada forestale in una strada carrozzabile fino all’ingresso del villaggio?

La soluzione economicamente migliore era infine la costruzione “ex novo” di una funicolare con un concetto rivoluzionario: per superare il dislivello di 1700 metri in modo più veloce ed attrattivo si sono costruite carrozze dotate di singoli scompartimenti cilindrici rotanti sulla base della carrozza, in modo che nella ripidissima salita, quando l’asse s’inclina, gli scompartimenti restino sempre col pavimento orizzontale. Con questa soluzione è stato possibile anche realizzare le banchine d’imbarco in piano e non a gradini, con i notevoli vantaggi che ne derivano per il trasporto di passeggini e di accesso ai disabili.

Ogni scompartimento ha 34 posti e quindi il “trenino” può portare 136 persone con un cadenzamento di 6 minuti: il viaggio dura 4 minuti su un binario lungo 1,7 km. In più c’è anche una piattaforma per il trasporto di tutte le merci per il paese.

La pianificazione e la costruzione durava più a lungo del previsto. Non era un lavoro facile, anzi… Il costo complessivo però era di 53 milioni di CHF, invece dei 120, che avrebbe implicato la costruzione e la manutenzione di una strada. I costi di esercizio della funicolare invece vengono pagati dai biglietti dei viaggiatori, che si risparmiano un viaggio scomodo e costi per il parcheggio.

Dopo la grande inaugurazione l’assalto al nuovo mezzo di comunicazione è iniziato: tanti curiosi scoprono, attraverso questa ulteriore novità, una bellissima montagna portano benessere e sono orgogliosi di fare turismo intelligente.

Quale sarà la prossima stazione di montagna a copiare il successo? Magari San Domenico sopra Varzo?

Walter Finkbohner - 19 dicembre 2017