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necrologi

cartina 1940

Da 72 anni in Europa Occidentale non abbiamo più guerre.

Non tutti sanno e soprattutto i giovani non sanno cosa successe allora, negli anni 1940...

Il territorio dell’Ossola conoscerà da vicino la brutalità della guerra, una guerra fratricida. Chi scrive, nasceva dopo qualche anno nella svizzera tedesca, dove tanti soldati polacchi e francesi si erano rifugiati dopo la disfatta causata dall’invasione delle truppe di Hitler. Proprio nel 1940 quando la Germania sembrava passo dopo passo avvicinarsi al dominio incontestato di tutta Europa, il Regime di Mussolini a Roma, che -sperando di salvarsi- si era già alleato col più forte, aveva paura: il potente alleato era ormai così vicino che poteva invadere anche la neutrale Confederazione svizzera arrivando pericolosamente a ridosso dei confini italiani...

L’allora Ambasciatore a Berna non dava troppa “corda” alle pressioni del suo collega di Berlino che intendeva definire la eventuale spartizione della Svizzera…Ma… ad un tratto a Roma appariva una cartina che segnava – dopo la vittoria sulla Svizzera- lo spostamento del confine Italiano molto più a nord: il Canton Vallese doveva diventare la italiana “Provincia di Sion” ed il Cantone dei Grigioni “ la Provincia di Coira”, il fiume Engadinese Inn si sarebbe chiamato “Ena”, la Reuss sul Gottardo “Ursia” e la vicina montagna della Jungfrau, diventava “La Vergine”…

Poco più di due anni dopo però, lo scenario cambiava completamente. Non si parlava più di quel confine; troppo importanti erano la ferrovia del Sempione e del Gottardo che, attraversando la Svizzera neutrale, erano al riparo dai bombardamenti degli alleati.

Attraverso queste ferrovie infatti, l’Italia veniva rifornita di materie prime vitali come il carbone e l’acciaio..

Questo capitolo è chiuso e ne siamo contenti tutti. Ricordiamoci però che in questo mondo c’è sempre qualche potente che vuole spostare confini e dominare il vicino: questo succede oggi tra Russia, Cina le due Coree ed il Giappone, in Iran, Irak, Afganistan e Azerbaigian tra Ucraina e Russia, tra Spagna e Catalogna, nei vicini Balcani e nel medio Oriente, a neppure due ore di volo da qui… Brutti momenti … diamoci da fare in modo che questi giochi di potere non si ripetano ancora.

In questo senso auguro a tutti un buon 2018, con tanta tranquillità e tanta pace.

 

Walter Finkbohner, Capodanno 2017, anno nuovo 2018

La cartina del 1940 (pubblicata in “La Rivista, dicembre 2017”) della attivissima Camera di Commercio Italiana in Svizzera – www.ccis.ch)