SVIZZERA- 31-01-2020- Sono appena terminati,
nella Svizzera romanda, i giochi olimpici invernali 2020, ai quali anche il giovane ossolano, Marco Farina, ha partecipato.
Le Olimpiadi, si sa, costano parecchio: le Olimpiadi di Londra (2002) e di Sochi (Russia) erano le più costose della storia. Sono state spese somme incredibili, in massima parte a carico dei contribuenti. lo stesso era successo anche a Torino nel 2006.
Con queste premesse, è sempre più difficile trovare luoghi disposti ad ospitare le Olimpiadi! Si cerca allora di trovare nuove soluzioni e si è ricominciato con l’Olimpiade dei giovani . È stata una grande festa, ed il pubblico ha contribuito con slancio.
Il villaggio olimpico costruito a Losanna – un palazzo rotondo con 1200 piccoli appartamenti – è per il 90% autonomo per quanto riguarda l’energia, in quanto la ricava dal sole e dal calore sotterraneo. Serve dopo al Polytecnico federale.
Per risparmiare spazio, gli atleti sono stati divisi in due gruppi da 1200 ginnasti, che a metà tempo dell’Olimpiade si scambiavano; in questo modo si sono potuti ospitare 2400 ragazzi utilizzando soltanto 1200 camere.
Non si devono costruire nuovi "Palazzi dello Sport“, né vengono distrutte foreste per creare nuove piste di sci/bob ecc., ma si cerca di utilizzare quelle esistenti a ragionevole distanza o facilmente raggiungibili: ad es. le gare di pattinaggio su ghiaccio si sono tenute sul lago ghiacciato di St. Moritz, invece che in uno stadio con ghiaccio artificiale! Così anche per le gare di bob si sono usate le piste già esistenti di Celerina, mentre per le gare di salto si sono usate le piste della vicina Francia. In questo modo siamo sicuri che, terminati i giochi, non ci restino delle costruzioni in rovina e che lavorando insieme tutti hanno vantaggi.
Per quanto riguarda i viaggi: Tutti i viaggi verso i luoghi in cui si tenevano le gare, si sono svolti in treno o in bus di linea, senza bisogno di Shuttlebus.
Il governo del Canton Vallese ha deciso d’includere, a partire dal 2021, gli sport invernali nelle materie d’insegnamento e quindi -da un altr’anno- tutti i ragazzi dovranno trascorrere almeno tre giorni di scuola sulla neve, per imparare a conoscere gli sport invernali e le relative possibilità.. Tutti hanno deciso di collaborare e investire per il futuro: sia i “centri sportivi” - con ristorazione e posti-letto - che le imprese di viaggio e di risalita - ferrovie/funicolari/skilift - a costo zero per i genitori! Non sarebbe da farci un pensiero anche qui?
Walter Finkbohner