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SVIZZERA- 13-12-2019- Grande attesa nel vicino Locarnese

per l’apertura della nuova galleria ferroviaria del Monte Ceneri di 15,4 km che aprirà fra un anno e che ridurrà la percorrenza da Locarno a Lugano a soli 22 minuti. In auto ci s’impiega come minimo un’ora, per 47 km senza traffico…

Il Canton Ticino in collaborazione con i Comuni e Distritte, ha colto l’occasione per elaborare un concetto di mobilità ecologica e pulita, che tra un anno permetterà alla popolazione ed ai turisti di spostarsi ancora più liberamente e senza auto!

In questo contesto, un ruolo decisivo è giocato anche dalle FART, Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi, dirette da Claudio Blotti, che abbiamo intervistato per scoprire le novità in arrivo proprio al confine della Provincia VCO.

Il tasso di utilizzo del trasporto pubblico nella Svizzera interna è forte grazie alla possibilità di avere “bus e tram” sotto casa. In Ticino, l’offerta bus verso centri e stazioni ferroviarie è cresciuta molto negli ultimi anni ma si può ancora migliorare. Con la posa del terzo binario a Intragna sarà introdotta la cadenza ogni 30 minuti nel traffico ferroviario regionale, come reagirà la FART?

La nostra azienda è direttamente coinvolta nei progetti di finanziamento e di adeguamento infrastrutturale per permettere di raggiungere questo importante traguardo, reso possibile dal finanziamento di Cantone e Confederazione. Il potenziamento dell’infrastruttura implica anche un rinnovo del materiale rotabile: entro fine 2023 saranno messi in servizio 8 nuovi treni. In parallelo al potenziamento ferroviario, anche il settore autolinee sarà ampliato con l’aggiunta di oltre 20 nuove fermate di autobus, il potenziamento della flotta (20 nuovi bus) e del personale conducente (+60%).

Importanti sono le fermate dei bus “al punto giusto” e facilmente accessibili per persone disabili e per passeggini? Quali novità ci saranno?

Il progetto di adeguamento alla legge disabili si concluderà entro il 2023 con l’obiettivo di abbattere tutte le barriere: tutti i nuovi bus e i nuovi treni saranno a pianale ribassato. Sono previsti adeguamenti infrastrutturali anche nelle stazioni ferroviarie con l’abbattimento di barriere architettoniche esistenti e la creazione – laddove possibile – di rampe di accesso idonee.

Le fermate dei bus sono di proprietà dei comuni e dovranno, anche in questo caso, essere adeguate alla legge disabili entro il 2023.

L’attuale parco di bus basterà per i nuovi servizi, ci saranno nuovi bus a pianale ribassato?

Con l’arrivo di 36 nuovi autobus, da mettere in esercizio entro la metà del mese di dicembre 2020, l’attuale flotta sarà ammodernata e potenziata: 16 bus sostituiranno i veicoli più obsoleti e 20 andranno a potenziare i veicoli a disposizione. Tutti i nuovi mezzi (inclusi quelli entrati in esercizio nel 2018) sono a basse emissioni nocive, sono muniti di sistema di recupero dell’energia in fase di frenata (tecnologia

Mild Hybrid) e sono a pianale ribassato.

Nuovi bus hanno bisogno più autisti. Una figura professionale che oggi è anche un punto di riferimento per clienti locali e turisti. Come verranno avviati al lavoro?

Nei prossimi mesi assumeremo 50 nuovi conducenti di autobus. Oltre a collaborare con gli uffici di collocamento regionali, abbiamo avviato una campagna di reclutamento nella regione al fine di permettere anche a chi non ha già la patente di avvicinarsi a questa professione. Una professione che – come ben sottolinea – richiede anche capacità relazionali al servizio di un’utenza ampia e variegata. Attualmente stiamo selezionando le candidature ricevute – oltre 600 – effettuando dei test attitudinali e delle giornate di reclutamento che ci permettono di fare una prima selezione. I candidati che superano questa prima fase devono sottoporsi ad un ulteriore esame cantonale e a colloqui personali. Una volta assunti, i nuovi conducenti devono seguire un percorso formativo di svariati mesi.

Si parla molto di bus elettrici. Sciaffusa trasforma tutta la flotta in elettrico. Come lo vede la FART? L’industria elettrica ticinese (100% idrica) parteciperà finanziariamente?

Il processo di conversione della flotta in elettrico è complesso. FART partecipa ad un progetto cantonale, che coinvolge tutti gli attori coinvolti, con l’obiettivo di poter passare alla trazione elettrica entro il 2030. Nel 2023 introdurremo a titolo sperimentale alcuni autobus elettrici sulla linea 7. Ciò presuppone la sottoscrizione di accordi con gli enti finanziatori, i Municipi, i servizi tecnici comunali e l’azienda elettrica locale.

La “Centovallina”, oltre ad avere una forte valenza turistica, ha nel Locarnese anche una funzione di “mezzo per pendolari”. Le partenze saranno aumentate in coincidenza con il “superveloce Ceneri” per Lugano?

L’aumento dell’offerta per raggiungere la stazione di Locarno nelle zone urbane e regionali è previsto in particolare tramite il potenziamento dell’offerta bus. Per l’aumento delle corse in ambito ferroviario dovremo attendere il raddoppio del binario a Tegna e il terzio binario a Intragna (orizzonte 2023/2025).

E nella collaborazione con la “Vigezzina” per Domodossola ed il “trenino verde delle Alpi/ BLS” (progetto INTERREG V) verso il Vallese ed Oberland Bernese quali novità ci sono?

Negli ultimi anni la collaborazione con la “Vigezzina” è aumenta considerevolmente in svariati settori tanto che ci proponiamo al pubblico come un’unica ferrovia “la Ferrovia Vigezzina – Centovalli”, con un unico logo e una strategia marketing comune. Nel corso del 2019 abbiamo lavorato con grande impegno per rilanciare la valenza turistica della nostra ferrovia internazionale: audioguide gratuite sui “Centovalli Express” (e a breve anche sui “Vigezzo Vision”), nuova immagine, nuovo sito e intensificazione delle relazioni con gli operatori di entrambe le regioni.

Con BLS, che gestisce il trenino verde delle Alpi, abbiamo attivato delle collaborazioni di tipo commerciale e dal 2020 saremo presenti congiuntamente in un circuito del “Grand Train Tour of Switzerland”.

Ed alla fine una domanda, visto che grazie alle nuove gallerie alpine elvetiche, Locarno si trova a due ore da Zurigo (ora) e meno di 30 di Lugano (fra un anno): come vedo lo sviluppo dei viaggiatori sulla rete della FART nel 2021?

Tutto fa pensare ad un’ulteriore crescita dell’utenza sia in ambito locale che turistico ma in un contesto in continua evoluzione e sempre più competitivo, la chiave del successo sta nel sapersi differenziare, offrendo prodotti e servizi sempre più performanti. Noi ci stiamo preparando con grande impegno a rispondere alle opportunità che il futuro ci riserva lavorando su tutti i fronti: dall’infrastruttura alla flotta, dal marketing all’amministrazione. Un impegno che coinvolge tutti i collaboratori dell’azienda che lavorano quotidianamente per raggiungere la nostra missione: garantire al nostro passeggero l’esperienza di un viaggio puntuale, confortevole e sicuro

Walter Finkbohner

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