Si è ripreso a parlare e discutere del lupo, questa è una cosa positiva perchè secondo me è il frutto di aver capito che c'è il problema, ora la cosa faticosa è come risolverlo.
Perchè piaccia o non piaccia i problemi non si risolvono da soli anzi ad essi se ne aggiungono sempre altri.
Su come risolvere il problema sono state date delle indicazioni a protezione, quale di dotarsi di cani da guardiania e sistemi di recinzione elettrificate, peccato che in alcuni territori tipo le nostre valli sono realisticamente poco fattibili, la cosa strana è che ci si limiti a queste soluzioni, non penso che chi le ha proposte non conosca realmente i territori, perchè se così fosse sarebbe grave, ma bensì penso che non ci sia una concreta volontà a risolvere il problema.
A mio avviso oltre a seguire le indicazioni date e applicarle dove è possibile bisogna dotarsi di un piano di contenimento che poi in realtà è l'unico strumento (anche se non piacevole a secondo dei punti di vista) serio ed efficace per gestire il problema tranne che si voglia avere in futuro più lupi che persone, visto che nelle zone montane da anni si registra una costante diminuizione della presenza umana.
Negare la possibilità di attuare un contenimento con abbattimenti controllati come avviente per altre speci infestanti sembra una scelta di convenienza politica/elettorale.
Per quanto riguarda indennizzare i danneggiati lo condivido ma i costi sarebbero da addebitare agli oppositori al contenimento del lupo.
Sempre riguardo al problema lupo mi è piaciata una frase che è un invito a trovare una soluzione "Mai come in questo caso occorre intervenire prima che i buoi siano scappati, pardòn, sbranati" scritta dal Direttore di Eco Risveglio Andrea Dallapina.
Comunque qualche soluzione dovrà essere presa, ma essa deve essere il frutto di scelte di chi vive in montagna e per intenderci deve essere il frutto di padroni a casa nostra.
Piero Gaido - Domodossola 20-05-2019