La Legge Bacchelli
La Legge 440/1985 ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un Fondo per aiutare i cittadini illustri che si trovano in stato di necessità. Praticamente, il Presidente del Consiglio, su parere favorevole del consiglio dei ministri e avendo preventivamente avvertito il Parlamento, può assegnare un vitalizio mensile alla persona illustre che non superi circa 52 mila euro all'anno ed è esente da tasse.
Una curiosità: la Legge prende il nome dallo scrittore italiano Riccardo Bacchelli perché era a lui che era inizialmente rivolta. Purtroppo lo scrittore morì nell'ottobre 1985 e non ha potuto beneficiarne. Ne hanno beneficiato, tra gli altri, Alda Merini, Alida Valli, Franco Citti, Giorgio Perlasca, Zeno Colò e Umberto Bindi.
L'eredità e il testamento
Si diventa eredi per legge (quando manca il testamento) o per testamento.
Possono diventare eredi tutti quelli che sono nati o sono stati concepiti al momento dell'apertura della successione (se nascono entro trecento giorni) e addirittura chi non è ancora stato concepito (posso lasciare un bene che mi appartiene ad esempio anche al futuro figlio di mio figlio, anche se manca molto tempo per la sua nascita). La successione si apre con la morte di una persona (detta de cuius) nel luogo del suo ultimo domicilio.
Il testamento è di tre tipi: olografo, pubblico o segreto.
Il testamento olografo è quello scritto personalmente di pugno dal testatore e deve avere la data certa e la firma. Chiunque lo trovi deve chiederne la pubblicazione a un notaio.
Il testamento pubblico è quello fatto davanti a un notaio in presenza di due testimoni.
Il testamento segreto è quello consegnato al notaio in un documento sigillato davanti a due testimoni (neanche il notaio teoricamente ne conosce il contenuto).
Qualunque testamento può essere revocato o sostituito con un altro in qualsiasi momento.
Giudice Carlo Crapanzano - 1 aprile 2019