ALTO PIEMONTE_ 07-12-2020-- I sospetti covid a scuola non possono entrare senza tampone o certificato
Il 24 settembre 2020 il Ministero dell’istruzione, a seguito di altra circolare del 21 agosto 2020, ha chiarito come ci si debba comportare nel caso ci sia un sospetto covid a scuola. Ricordiamo che operatore scolastico è chiunque lavori a scuola e che non sia un alunno.
Sono stati previsti 4 specifici scenari che proviamo a sintetizzare:
1) alunno che presenta un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o sintomatologia compatibile con Covid-19, in ambito scolastico;
2) alunno che presenta un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o sintomatologia compatibile con Covid-19, presso il proprio domicilio;
3) operatore scolastico che presenta un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o sintomatologia compatibile con Covid-19, in ambito scolastico;
4) operatore scolastico che presenta un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37.5°C o sintomatologia compatibile con Covid-19, al proprio domicilio.
Se vi sono i sintomi da covid, il pediatra o il medico devono richiedere al più presto il tampone molecolare che deve essere eseguito dalla asl.
Se il tampone molecolare è positivo, la asl provvede a ricercare i contatti del positivo e ordina la sanificazione della scuola nella parte ove operava l’alunno o l’operatore scolastico. Per il rientro a scuola, si devono attendere i tempi della guarigione, ricordando che dopo 21 giorni dal primo sintomo e senza che ve ne siano stati altri nell’ultima settimana, si può rientrare. In questo caso la ASL attesta con certificato che si può ‘rientrare in comunità’.
Se il tampone è negativo, il rientro a scuola sarà comunque valutato dal medico che può disporre ulteriori accertamenti.
Se un alunno o un operatore scolastico convive con un soggetto risultato covid-positivo, sarà considerato contatto stretto e verrà posto in quarantena come gli altri suoi contatti stretti.