ALTO PIEMONTE_ 26-10-2020-- Da pochi giorni l’Aifa
(l’agenzia italiana del farmaco) con la delibera 998 dell’8 ottobre ha stabilito che anche le minorenni, entro cinque giorni dal rapporto sessuale a rischio gravidanza, possono recarsi in farmacia e chiedere la pillola anticoncezionale. La novità importante è che non è più necessaria la ricetta medica. Si tratta di un farmaco di emergenza e che non viene usato regolarmente. Si chiama ulipistral acetato (EllaOne). Le minorenni, quindi, devono solo recarsi in farmacia ed acquistarlo. Quando il farmaco sarà acquistato, verrà dato dal farmacista anche un foglio informativo che promuove una contraccezione informata .
La decisione dell’Aifa pone una serie di importanti quesiti giuridici. Proviamo ad elencarne alcuni:
1) Innanzitutto minorenne è chiunque non abbia compiuto i 18 anni. Ciò significa che, in via teorica, anche una dodicenne o una undicenne può recarsi in farmacia. Non è infatti previsto che venga accompagnata da una persona maggiorenne;
2) Il farmacista può rifiutarsi di vendere il farmaco alla minorenne visto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ritiene un farmaco essenziale? E se rifiuta, ne risponde e a chi?
3) Se si tratta di minore di 14 anni, la violenza sessuale secondo la legge italiana è sempre presunta e presente. In questo caso il farmacista ha anche l’obbligo di informare le forze dell’ordine o rischia a sua volta il reato di omissione di denuncia?
Come avrete notato, la decisione dell’Aifa è particolarmente delicata sia dal punto di vista etico che giuridico e non vi è dubbio che a breve vi saranno contenziosi rilevanti.