VCO- NOVARA- 05-10-2020-- Il cosiddetto Reddito di Cittadinanza (RdC)
è un sostegno economico finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro e se in una famiglia tutti i componenti hanno un’età pari o superiore a 67 anni, si chiama Pensione di Cittadinanza (PdC).
Viene data una carta di pagamento elettronica che è chiamata Carta Reddito di Cittadinanza. Per ottenere il beneficio è necessaria una dichiarazione che si è immediatamente disponibili al lavoro e bisogna firmare il patto per il lavoro al centro per l’impiego.
Il reddito di cittadinanza è concesso per un massimo di 18 mesi, ma, dopo un mese di sospensione, può essere rinnovato per altri 18 mesi e così via. La pensione di cittadinanza, invece, si rinnova automaticamente senza il mese di sospensione.
Per quanto riguarda l’ammontare del RdC, si tiene conto di due fattori: una quota relativa al reddito secondo il modello ISEE e una quota di contributo per l’affitto e/o per il mutuo (circa 150/180 euro al mese). Comunque non può essere superata la soglia di 1.100 euro al mese a seconda del numero dei componenti la famiglia o la presenza di persone disabili.
Si perde il diritto ad ottenere il reddito di cittadinanza se non si effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro; se non si sottoscrive il patto per il lavoro oppure il patto per l’inclusione sociale; se non si partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione; se non si aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti; se non si accetta almeno una di tre offerte di lavoro congrue; se non si comunica la variazione della condizione occupazionale oppure vengono effettuate comunicazioni false.
Secondo i dati INPS, alla fine di maggio del 2020, ben un milione e 771 mila nuclei familiari beneficiano del reddito di cittadinanza, con circa due milioni e ottocentomila persone che lo percepiscono (praticamente circa il 5% dell’intera popolazione).