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VCO- NOVARA- 21-09-2020-- Negli ultimi tempi

è molto dibattuta la questione sulla installazione delle antenne 5G, la nuova tecnologia digitale che aumenta la velocità di trasmissione dati di ben dieci volte rispetto a quella dell’attuale 4G. A causa delle notizie discordanti sulla efficacia delle antenne e soprattutto sul loro presunto impatto sulla salute dei cittadini, molti enti locali hanno vietato, su pressione della loro cittadinanza, l’installazione delle antenne 5G. Si tratta in particolare di stazioni radio in grado di generare campi elettromagnetici non ionizzanti a radio frequenza e MW (micro onde). Dopo che alcuni comuni hanno impedito l’installazione delle antenne 5G, è nato un contenzioso che però ha dato loro torto.

L’installazione delle antenne 5G è considerata opera di urbanizzazione primaria e la competenza non è dell’ente locale, ma dello Stato (si tratta di telecomunicazioni e quindi di un settore di interesse e di tutela nazionale). Anche recentemente il Parlamento ha convertito alcuni decreti-legge (ad esempio il n. 18/2020) che confermano non solo la competenza dello Stato, ma accelerano le procedure di installazione ad opera degli operatori delle telecomunicazioni. Inoltre, non basta la motivazione ‘precauzionale’ del timore che possano nuocere alla salute, visto che nessuno studio scientifico ne dimostrerebbe la pericolosità. Vista la delicatezza della materia, sicuramente sarà oggetto di specifici approfondimenti e di ulteriori contenziosi.

Carlo Crapanzano