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VCO- NOVARA- 18-05-2020--Tra i reati contro l’assistenza familiari,

vi è quello di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina previsto dall’art. 571 del codice penale. E’ un articolo molto controverso che è stato oggetto di svariate interpretazioni. In via generale, l’articolo punisce chiunque abusa della propria autorità o disciplina nei confronti di qualunque persona che è sottoposta al suo controllo o alla sua vigilanza per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia o per l’esercizio di una professione o di un’arte. Il reato si commette per il solo fatto che possa crearsi pericolo per il corpo o per la mente di chi è sottoposto al controllo (un genitore con il figlio, un insegnante con l’alunno, un allenatore con l’atleta e così via). Si rischiano sei mesi di reclusione. Non viene punito l’uso dei mezzi di correzione in sé (ad esempio un rimprovero), ma l’abuso (ad esempio un rimprovero continuo che possa creare una malattia nella mente di chi lo subisce) e chi commette il reato deve essere consapevole che sta ‘abusando’ del mezzo di correzione e che sta superando il limite dell’uso della correzione a fini educativi.

Carlo Crapanzano