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necrologi

epidemia via virus disegno
VCO-24-02-2020- Il nostro codice penale punisce

con l’ergastolo (addirittura era prevista la pena di morte prima che fosse abrogata) chiunque diffonde germi patogeni, virus o altri microrganismi dotati di infettività e quindi in grado di propagarsi e diffondersi tra la popolazione fino a provocarne la morte.
Il concetto di epidemia previsto dall’art. 438 del codice penale si riferisce all’uomo (per le piante e gli animali vi è una diversa previsione nel codice penale) e può definirsi come una malattia infettiva e contagiosa, normalmente altamente aggressiva e caratterizzata da una elevata e incontrollabile capacità di diffusione (come sta avvenendo con il Coronavirus).
Il diritto tutelato è ovviamente quello alla salute previsto dall’art. 32 della Costituzione che riguarda sia la singola persona che la collettività.
Però per individuare il reato è necessario che chi diffonde i germi patogeni o il virus lo abbia fatto di proposito e volontariamente (esempio tipico è il caso di una persona che sa di avere il Coronavirus e volutamente frequenta più persone o luoghi affollati proprio per diffondere il virus). Se non si prova la volontarietà, il reato non c’è.