1

necrologi

passo carraio

VCO-31-10-2019- A Parma, per ottenere il passo carrabile,

serve il certificato di antifascista. Ma il Comune di Parma può pretenderlo?

In un articolo su Il Giornale, di Paolo Bracalini, con il quale si racconta cosa avviene a Parma per ottenere il passo carrabile. E’ legittimo quanto richiesto dal Comune?

Prima di risponderle, ho cercato e ho letto quell’articolo e non le nascondo che sono andato subito a controllare sul sito del Comune di Parma l’esistenza del regolamento o del modulo di domanda. Le confermo pienamente che ho trovato quanto previsto all’indirizzo http://www.comune.parma.it/servizi/COSAP/Nuova-occupazione-di-suolo-pubblico-per-passo---accesso-carrabile_A10_C55_P56_Q1.aspx dove a circa metà della pagina è allegato il modulo di domanda.

Per ottenere il passo carrabile a Parma cosa bisogna dichiarare?

In particolare a pagina 5 chi richiede il passo carrabile deve dichiarare: di riconoscersi nei principi costituzionali democratici e di ripudiare il fascismo ed il nazismo; di non professare e non fare propaganda di ideologie nazifasciste, xenofobe, razziste, sessiste o in contrasto con la Costituzione e la normativa nazionale di attuazione della stessa (XXII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana, art.4 L. n.645/1952, L. n.205/1993 e loro eventuali successive modifiche); di non perseguire finalità antidemocratiche, esaltando, minacciando od usando la violenza quale metodo di lotta politica o propagandando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni ed i valori della Resistenza; di non compiere manifestazioni esteriori di carattere fascista e/o nazista, anche attraverso l’uso di simbologie o gestualità ad essi chiaramente riferiti.

E’ legittimo richiedere questa dichiarazione?

Assolutamente no. La contraddizione in termini nel richiedere tale dichiarazione è evidente: si richiede, ai fini dell’ottenimento del passo carrabile, che il cittadino dichiari posizioni del tutto ideologiche e politiche (condivisibili o non condivisibili qui non importa) tutelate proprio da quella Costituzione della quale si richiede l’osservanza! Cioè si richiede di affermare di non propagandare la soppressione di libertà fondamentali tra le quali rientrano proprio quelle di avere ideologie diverse, di avere qualunque libera opinione politica mentre il richiedere tale dichiarazione è proprio sopprimere quelle libertà fondamentali! Il comune di Parma praticamente richiede al privato di garantire le libertà costituzionali e lo fa NON GARANTENDO proprio quelle libertà fondamentali. Credo sia uno dei migliori capolavori di contraddizione che mente umana abbia partorito in migliaia di anni.

In termini pratici quali sono le conseguenze?

Al di là di questo parto pseudo-giuridico, a livello pratico non oso pensare cosa potrebbe succedere se un cittadino a Parma dichiarasse ad esempio di essere contro lo sbarco di immigrati irregolari: è razzista? E se si pensa sia razzista, non gli concederanno il passo carrabile e ognuno potrà liberamente parcheggiare davanti al suo box? Oppure gli revocano il passo carrabile già ottenuto se gli trovano la foto di Mussolini in macchina? Ovviamente sono solo semplici esempi di ciò che potrebbe accadere in questa follia assoluta nella quale stiamo navigando. La cosa assolutamente grave è che altri comuni potrebbero seguire l’esempio di Parma (in effetti a Bologna è già così). Immagini se ad esempio da domani il Comune di Domodossola, per rilasciare il certificato di residenza, pretenda che il cittadino debba prima dichiarare di essere favorevole allo zucchero di canna! Non sei favorevole allo zucchero di canna? Niente residenza!

Fantascienza? Esatto, è proprio fantascienza, tranne però che nel Comune di Parma…