Indubbiamente il titolo del risultato delle elezioni provinciali di secondo grado per la provincia del VCO “ Il centro destra batte il centrosinistra 6 a 4” è assolutamente veritiero e indicatore della conferma della fine di un ciclo che ha visto il centro sinistra prevalere nel recente passato.
I rappresentanti della sinistra, così come quelli della regione, hanno trascurato le periferie e rinnegato solenni impegni presi con particolare riguardo agli ospedali spaccando e dividendo l’Ossola superiore da quello inferiore per meri motivi di potere.
Personalmente io aggiungerei un secondo titolo riguardante i consiglieri di maggioranza: “Verbano batte l’Ossola 3 a 2”. Non vorrei sbagliarmi ma, secondo le regole vigenti, non doveva essere al contrario e ne spettavano tre all’Ossola e 2 al Verbano?
Se questo è vero perché è capitato? Per ritorno di fiamma di arroganza e prepotenza degli esponenti del Verbano che tanti danni hanno procurato all’Ossola e al VCO oppure alla frammentazione dell’Ossola mai come adesso divisa?
Credo vi siano entrambi questi elementi ma che sia notevolmente prevalente il secondo poiché l’Ossola e divisa in ben quattro unioni e l’assenza assoluta di Domodossola che non mi risulta abbia aderito a nessuna unione dopo che ne è uscita da quella più grande dell’Ossola, nonostante il suo slogan elettorale, tra l’altro copiato, “Domodossola capoluogo”.
L’Ossola divisa in quattro UNIONI di comuni, ciascuna con motivazioni egoistiche e localistiche e l’assenza in queste di Domodossola che è uscita dall’unione più grande si è rinchiusa nel pentagono delle antiche mura, produrrà una notevole debolezza non solo per Domodossola e l’Ossola, ma anche per tutta la provincia.
Questa dovrebbe essere unitaria ma, a mio modestissimo avviso, autonoma con adeguate risorse ma anche federale a garanzia dei tre territori principali, Cusio Ossola e Verbano che taluni hanno tentato e tentano di negare in varie occasioni.
Bernardino Gallo - Domodossola 9 aprile 2019
Elezioni per la provincia VCO. Furto del Verbano all’Ossola o debolezza di quest’ultima per le divisioni?
Indubbiamente il titolo del risultato delle elezioni provinciali di secondo grado per la provincia del VCO “ Il centro destra batte il centrosinistra 6 a 4” è assolutamente veritiero e indicatore della conferma della fine di un ciclo che ha visto il centro sinistra prevalere nel recente passato.
I rappresentanti della sinistra, così come quelli della regione, hanno trascurato le periferie e rinnegato solenni impegni presi con particolare riguardo agli ospedali spaccando e dividendo l’Ossola superiore da quello inferiore per meri motivi di potere.
Personalmente io aggiungerei un secondo titolo riguardante i consiglieri di maggioranza: “Verbano batte l’Ossola 3 a 2”. Non vorrei sbagliarmi ma, secondo le regole vigenti, non doveva essere al contrario e ne spettavano tre all’Ossola e 2 al Verbano?
Se questo è vero perché è capitato? Per ritorno di fiamma di arroganza e prepotenza degli esponenti del Verbano che tanti danni hanno procurato all’Ossola e al VCO oppure alla frammentazione dell’Ossola mai come adesso divisa?
Credo vi siano entrambi questi elementi ma che sia notevolmente prevalente il secondo poiché l’Ossola e divisa in ben quattro unioni e l’assenza assoluta di Domodossola che non mi risulta abbia aderito a nessuna unione dopo che ne è uscita da quella più grande dell’Ossola, nonostante il suo slogan elettorale, tra l’altro copiato, “Domodossola capoluogo”.
L’Ossola divisa in quattro UNIONI di comuni, ciascuna con motivazioni egoistiche e localistiche e l’assenza in queste di Domodossola che è uscita dall’unione più grande si è rinchiusa nel pentagono delle antiche mura, produrrà una notevole debolezza non solo per Domodossola e l’Ossola, ma anche per tutta la provincia.
Questa dovrebbe essere unitaria ma, a mio modestissimo avviso, autonoma con adeguate risorse ma anche federale a garanzia dei tre territori principali, Cusio Ossola e Verbano che taluni hanno tentato e tentano di negare in varie occasioni.
Bernardino Gallo - Domodossola 9 aprile 2019