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Dopo aver vista la fase del partito Azienda (Silvio con Mediaset che era comunque un'azienda strategica e importante per il Paese per ruolo e numero dipendenti ) e ahimè, in attesa del movimento della Casaleggio Associati con primo protagonista e comandante il comico Grillo, abbiamo assistito alla fine della politica di un solo uomo al comando. Non sappiamo se e quando Renzi rientrerà sulla scena, ma è chiaro che niente sarà come prima a Roma come nelle altre realtà del Belpaese ivi compresa la nostra "periferia dell'impero". Nessuno comanderebbe più da solo. La politica di un solo uomo al comando è stata quella di circondarsi di persone sempre ligie ad eseguire gli ordini del capo e con una politica calata dall'alto, prescindendo dalle vere esigenze della gente che nemmeno è interpellata o veramente consultata. Questo tipo di politica del PD si è articolata a livello generale dei territori dove più "piccoli" uomini soli al comando si sono affermati come mini cloni per diffondere il "pensiero unico" a tutti i livelli. Nel VCO vi è stata la spartizione e il coordinamento delle aree di influenza a sud della provincia VCO con il vice presidente della giunta regionale Reschigna e il deputato Borghi a nord. Quest'ultimo è stato artefice dell'allineamento delle truppe cammellate ossolane silenziose e ubbidienti su una serie di problematiche quasi tutte attinenti all'abbandono dell'alta Ossola a un declino pernicioso di cui la svendita del San Biagio è il fatto più eclatante e il CISS la questione più recente. Per la cronaca mentre il CISS viene aspramente criticato nonostante sia stato sempre gestito da schiaccianti maggioranze e persone del PD sparando anche genericamente sul costo pro assistito senza entrare nel merito e nel dettaglio, il costo iniziale del nuovo ospedale che poteva essere pari a zero se si sceglieva quello di Renzo Piano con consulente Veronesi, ci costa circa (€ 50.000,00) cinquantamila per le fasi preliminari e con incarichi a qualche tecnico organico al partito e qualche amministratore compiacente col progetto che nemmeno si pone il problema di inopportunità o possibile incompatibilità. Intanto i tempi mirabolanti di realizzazione in 4 anni sono smentiti clamorosamente dai fatti. Ritornando alle strategie politiche prevedo che questo modello sarà in crisi soprattutto da noi in un futuro prossimo nonostante l'occupazione di posti importanti nelle istituzioni ivi compresa la presidenza della provincia. Considero arrogante il fatto che il presidente resti in carica dopo le elezioni dei consiglieri che si rinnovano senza che nemmeno ritenga di ricevere una fiducia da parte dei nuovi eletti. Certamente, per progetti interni e di parte, non può mollare in un momento importante per la vita del suo partito e per l'aspirazione di poter diventarne segretario provinciale che è una figura che parteciperà alla commissione per le candidature alle elezioni politiche che non saranno molto lontane e che interessano molto al suo uomo solo al comando di riferimento. Non credo che si riuscirà a realizzare tale disegno e "temo" che le vicende relative al tradimento dell'Ossola avranno un notevole peso negativo per una nuova elezione e/o ricandidatura e, in generale, per il risultato elettorale del PD.

 

Bernardino Gallo 9-1-2017