Per la sanità nel Paese siamo alla frutta, ma in Ossola all'ammazza caffè. Sanità in buona compagnia a Domodossola con la polstrada prossima alla chiusura e l'ufficio delle entrate resta solo appiccicato con lo sputo, dopo i continui scippi di servizi importanti in questi anni. Abbiamo appreso che la dirigenza dell'ASL Vco in toto in concerto con Reschigna e la giunta regionale piemontese ha buttato al vento un milione e quattrocentomila euro donati dalla Fondazione Cariplo, finalizzati all' Emodimanica a Domodossola; si tradurranno in tagli di altri servizi. Reschigna, dopo la beffa del DEA che sarebbe andato all'ospedale scelto dalla rappresentanza dei sindaci, siccome decisero per Domodossola all'80%, non mantenne impegno insieme a Saitta e oggi si rimangia la parola data anche sul mantenimento dei servizi nei due ospedali che sarebbero da cambiare, ("non necessariamente tutto l'esistente e con le stesse modalità"). A mio avviso è sincero anche se criptico sui servizi che nella realtà saranno sottratti al San Biagio e mente su un DEA vero, sempre al San Biagio, perché ha in mente di sferrare un ulteriore duro colpo. Una vera vergogna! Sulle intenzioni prossime che tra i servizi che sono sotto attacco in questo momento c'è il punto nascite di Domodossola con collegato Country Pediatrico Domodossola il quale ha anticipato di anni l'integrazione della risposta sanitaria tra ospedale e territorio che deve soprattutto funzionare da filtro. In futuro i medici di famiglia dovrebbero fondersi con quelli della guardia medica e, insieme ai pediatri, aggregarsi soprattutto per fornire una risposta sanitaria ai cittadini e decongestionare gli ospedali, soprattutto i DEA. Naturalmente non si debbono limitare a decentrare l'attività nel territorio e nelle valli, ma sarebbe necessaria anche una struttura centralizzata in ospedale, (meglio!), o nelle sue immediate vicinanze, in quanto nel nostro territorio dell'Ossola, ma non solo, gli utenti si dirigono in ospedale ingolfandolo. Con la costituzione del Country Pediatrico e il punto nascite a Domodossola, l'ASL Vco surrogò l'assenza di pediatri dipendenti al San Biagio con i pediatri del territorio disponibili e, di fatto, assicurare la loro presenza ineluttabile nelle sale operatorie e al DEA. Si sottolinea l'incongruenza tra l'equipe ospedaliera di Ostetricia e ginecologia che è presente in entrambi gli ospedali e quella di Pediatria che è solo a Verbania, anche se il primario non si disinteressa del San Biagio. Occorre che i pediatri siano anche a Domodossola ma serve un incremento dell'organico molto problematica per l'indisponibilità di tali figure anche a livello nazionale. Il country pediatrico resti di supporto per le attività istituzionali di competenza e, comunque in casi di emergenza, per assenza del pediatra dipendente.
Rammentiamo che, oltre a fornire servizi importanti, insieme al punto nascite per donne e bambini, rappresenta un notevole filtro per il DEA in quanto, negli ultimi anni, hanno evitato almeno seimila accessi, cosa che a Verbania, nonostante la presenza dei due servizi sulle 24 ore, non si è realizzata. OSPEDALI. Sono contro l'ospedale unico ad Ornavasso per una serie di motivazioni. Innanzi tutto non sarebbe mai ospedale di eccellenza in quanto per esserlo dovrebbe avere servizi che sono presenti solo in quelli de secondo livello, (per noi Novara) e non nel primo. Ad esempio cardiochirurgia e neurochirurgia. Nelle nostre realtà, ancora più delle altre a causa della distanza eccessiva del secondo livello, occorre garantire l'urgenza e l'emergenza e i servizi indispensabili che io definisco impropriamente di base che, per garantire la qualità debbono essere strettamente collegati con il secondo livello soprattutto quanto i "numeri" degli interventi teorici e reali, sono al minimo o sotto la soglia che garantisce sia la qualità che la convenienza. Esempio esemplare l'Emodinamica al San Biagio. Riteniamo che nella nostra realtà occorre la presenza dei due ospedali generali con DEA. Il Castelli e il San Biagio. A Omegna, oltre all'attività di quadrante realizzata con alleanza pubblica e privata, occorre la certezza di garantire l'urgenza e l'emergenza con un pronto soccorso garantito magari e soprattutto dalla presenza di medici del territorio, analogo al ruolo svolto dai pediatri del Country a Domodossola. Con una siffatta organizzazione si garantirebbe la qualità che non sarebbe possibile solo con le deroghe dei numeri questione discussa a livello nazionale e internazionale consentendo strutture con 500 parti rispetto allo standard che è 1000. Di recente si pensa anche di scendere sotto la soglia dei suddetti 500 parti che sarebbe una follia senza il raccordo tra gli ospedali di secondo livello con quelli di eccellenza (primo livello). Per la cronaca l'Emodinamica a Domodossola funziona esattamente così con un'integrazione stretta ed egregiamente. Credo di essere stato chiaro nei concetti per spiegare questioni complesse ai lettori che sono anche elettori. Se si hanno le idee chiare si possono portare aventi iniziative, mobilitazioni e manifestazioni popolari che sono l'unica possibilità di salvezza della montagna e di questa Periferia dell'Impero con la certezza che molti amministratori locali che hanno rinnegate le precedenti posizioni per ordini di scuderia, ritorneranno sulle precedenti posizioni nell'interesse del Popolo.
Bernardino Gallo 16 gennaio 2016