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In una situazione politica tripolare si sta verificando una convergenza su una legge elettorale proporzionale tra le maggiori forze politiche, Renzi col PD, Grillo con i Cinque Stelle e Berlusconi con Forza Italia, seppure per convenienze differenti.

Renzi desidera ardentemente ritornare al ruolo di presidente del Consiglio nel più breve tempo possibile, Grillo è certo di consolidare la sua compagine nelle due camere in attesa di riuscire a mettere insieme dei governanti esperti nel caso ve ne fosse bisogno, mentre Berlusconi coglie l'occasione di tornare sulla scena da posizioni di comando e di forza approfittando delle difficoltà della Lega dopo il risultato non brillante della Le Pen in Francia. Tutti e tre pensano di lucrare sullo sbarramento del 5% che la nuova legge elettorale prevederà, sbarramento che impedirà che forze, a sinistra (Pisapia & C), al centro (Angelino Alfano e Verdini) e a destra (Storace e altri), succhino voti a tutti i tre partiti maggiori!

Il PD e Renzi non hanno alcuna voglia di affrontare nell'immediato col governo Gentiloni, le gravissime questioni legate all'enorme debito del Paese per il quale saranno necessari provvedimenti impopolari con tagli draconiani e sacrifici notevoli in termini di tasse sulla casa, sui beni di consumi con l'aumento dell'IVA probabilmente almeno al 25%.

Il prezzo elettorale sarebbe molto salato con provvedimenti a ridosso delle elezioni, e la cui scadenza elettorale naturale è nella primavera del 2018.

Questi "ordini" di cambiare la legge elettorale e andare a voto entro settembre saranno eseguiti puntualmente dai tre partiti maggiori ai vari livelli, perché vi sono interessi anche individuali e tifosi che non hanno alcuna visione critica, per non parlare di molta parte degli elettori che da qualche tempo non va a votare.

Secondo me non vi sarà alcun ostacolo a tale progetto anche nelle realtà locali, figurarsi nel VCO, ove vi sono uomini soli al comando circondati da fedelissimi appuntati.

Questa legge detta tedesca, ma è una vaga copia, non garantirà la governabilità anche perché non abbiamo statisti. A seguire, chiunque governerà, sarà costretto dalla situazione e dalle regole dell'Europa, a tagliare e tassare pesantemente!

Prepariamoci a stringere la cinghia per un lungo periodo e noi della "periferia dell'Impero" pagheremo un prezzo superiore.

Bernardino Gallo - 1 giugno 2017