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La raccolta delle firme deve essere come iniziativa e scelta del Popolo perché obiettivo principale è l'autonomia, e non solo i maggiori benefici in vari campi importanti; quindi, distinta e distante da partiti e movimenti che, se favorevoli, si mettano in seconda fila perché l'autonomia è un valore che va ben oltre gli schieramenti. Anche per questo motivo chiedo che si dia spazio nel comitato di coordinamento ad altre persone che sono schierate su questo tema.  L'obiettivo del passaggio alla regione Lombardia è più raggiungibile dopo le dichiarazioni del governatore Bobo Maroni fatte a Stresa pochi giorni or sono. In ogni caso la mobilitazione popolare con la raccolta firme sarà salutare e darà una spinta al percorso verso l'autonomia vera del VCO come provincia di confine e montana, grazie alle maggiori risorse dovute ai canoni idrici che la Lombardia riconosce in toto alla provincia di Sondrio. Per non parlare di una serie di innumerevoli temi tra i quali la sanità che è tra le più importanti, migliore di quella piemontese e che ci consentirebbe di batterci per il mantenimento dei tre ospedali: Castelli, Madonna del Popolo e San Biagio. Anche il recentissimo voto per una maggiore seppur relativa autonomia della Lombardia e Del Veneto, rappresenta  certamente un'inversione di tendenza rispetto al centralismo generalizzato d'istituzioni, partiti, movimenti e sindacati che da qualche tempo hanno abbandonati i territori per "accroccarsi" a livello di quadrante, cioè ben quattro province: Biella, Novara, Vercelli e V.C.O. con struttura elefantiaca, poco efficiente e allontanandola dal controllo democratico già complicato a livello di singola provincia. Il gigantismo è rappresentato dalla Tesoreria Unica Nazionale che, come aggiunta, ha espropriato molti enti, strada esattamente contraria al voto per la maggiore "autonomia" che sta prevalendo tra il Popolo. La conseguenza è negativa soprattutto per le periferie di confine e montane come la nostra che soffrono la crisi in misura notevolmente maggiore del resto del Paese come si evince dalla disoccupazione e dall'esodo verso Milano e la Lombardia di tanti giovani per lavoro dopo avervi studiato. I vantaggi sono tanti e già accennati in un mio comunicato. Aggiungo la notevole e determinante presenza turistica di lombardi sia sul Lago Maggiore sia nelle valli dell'Ossola! La mia personale opinione è che occorrerebbe raccogliere le firme ben oltre il necessario e uscire allo scoperto senza nascondersi come a me sembra che facciano alcuni che, pur essendo convinti dell'iniziativa, aspettano l'approvazione di partiti e movimenti in attesa di una contropartita che arriverà solo da Torino e da Roma. Io non ci sto a quest'attesa che è deleteria e negativa per gli interessi del VCO e delle periferie, e invito i cittadini a mobilitarsi con le firme e a dare la disponibilità per iniziative pubbliche sul tema. Un aspetto positivo è che la frattura tra la montagna e il lago, tra l'Ossola e il Verbano, questa volta non c'è, anzi, si procede nella medesima direzione.

Bernardino Gallo - 24 ottobre 2017