Notizia: Indette per il 21 ottobre prossimo, le elezioni del referendum consultivo per il distacco della provincia del Verbano-Cusio-Ossola dalla Regione Piemonte e la sua aggregazione alla Regione Lombardia. Invito provincia e comitato a chiedere l’abbinamento alle prossime elezioni regionali del 2009 in Piemonte.
Non sono sorpreso ma molto preoccupato della velocità con la quale iI Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno (e vice presidente) Matteo Salvini, ha deliberato, a norma dell’articolo 132, secondo comma, della Costituzione, l’indizione, per il 21 ottobre prossimo, del referendum consultivo per il distacco della provincia del Verbano Cusio Ossola dalla Regione Piemonte e la sua aggregazione alla Regione Lombardia. Preoccupato perché non si è tenuto conto che nella provincia del VCO manchino le risorse per altre cose importanti come la viabilità, le scuole, il controllo del territorio né su vari altri aspetti, figurarsi per il costo elettorale del referendum. Preoccupato perché non si è allargato adeguatamente il comitato per rendere evidente che si era plurali e non si apparteneva a nessuna parrocchia della politica, tanto più che nessun partito o movimento di destra, sinistra o centro ha scelto avallare tale referendum, anzi sono emersi molti contrari, altri che allungavano il brodo per distrarre o perdere tempo, alcuni tiepidamente favorevoli ma con molte ambiguità. Preoccupato perché, anche in conseguenza degli impegni burocratici relativi, non si sono fatte adeguate iniziative in tutto il territorio per illustrare dettagliatamente le finalità e i vantaggi per i cittadini del VCO, a partire dalle maggiori risorse derivanti dai canoni idrici sottratti all’Ossola e da assegnare alla provincia del VCO che deve essere riconosciuta autonoma e federale perché tripolare.
Preoccupato perché si rischia di non avere un’affluenza adeguata, superare cioè il 50% di partecipanti, onde consentire che il voto sia valido.
Rammentiamo che la regione Piemonte è stata sempre matrigna per il VCO e l’Ossola in particolare tranne che in un paio di occasioni.
A quaranta anni dall’alluvione che tanti danni fece in Ossola e che vide la regione, soprattutto con il presidente Viglione, assiduamente presente sul territorio anche con la giunta e che assegnò risorse importanti per opere che ancora sono efficaci per questo territorio grazie a progettisti e imprenditori locali che s’impegnarono con maestria. Vi fu anche un secondo periodo, quello che si riferisce alla presidenza Beltrami, molto attento al decentramento per molti temi come la sanità, il controllo della salubrità del territorio, con la struttura ARPA nel Cusio, smantellata dall’attuale vice presidente. A questo punto non vi è nemmeno il tempo per verificare la Giunta Regionale del Piemonte cosa propone, come aveva indicato il senatore Montani.
Personalmente con questi tempi strettissimi è facile prevedere che l’affluenza al voto sarà inferiore al necessario e, anche per tale motivo, invito provincia e comitato oltre che a personalità della politica e della società civile che sono favorevoli, a chiedere l’abbinamento alle prossime elezioni regionali del 2009 in Piemonte.
Se non sarà concesso il risultato sarà il fallimento di una grande iniziativa popolare.
Bernardino Gallo - 9 agosto 2018