Dico grazie ai promotori e agli intellettuali che sono scesi nei particolari per sostenere che le radici della nostra provincia del Verbano Cusio e Ossola siano decisamente Lombarde; ma la questione è prettamente Politica oltre che evidentissima tranne che a tifosi di parte, ciechi e sordi ma molto ciarlieri a sparare cazzxxx, pardon, cavolate talvolta sapendo di mentire. Non aveva bisogno d’illustri personaggi giacché è assolutamente evidente. Prima di continuare, suggerisco di nuovo la mia proposta di chiedere di abbinare le elezioni per il referendum a quelle regionali, sia per ridurre il costo ma, soprattutto, chiedere di modificare la parte della legge referendaria che è palesemente non democratica e, probabilmente, anticostituzionale. Seppure riconosco il notevole impegno per concretizzare il referendum, credo sia stato un grave errore non aver allargato il coordinamento ad altre figure, dal punto di vista formalmente e sostanziale, come pure l’adesione alla Lega di presidente e vice, ha “offerto il destro” ad avversari per avanzare accuse di avere secondi fini politici personali.
Pochi esempi che tutti vedono e che non possono essere cancellati per fare un favore a chi è contrario al passaggio dal Piemonte alla Lombardia. Le isole dal lago Maggiore sono le tre isole Borromee, (Isol Boromei in dialetto locale), arcipelago collocato nel golfo Borromeo e che, sia l’isola Madre sia l’Isola Bella, tranne solo l’isola dei Pescatori, sono ancora di proprietà della famiglia Borromeo sin dal secolo XIV, (essendo sin d’allora lombardi), così come i castelli di Cannero. Altro monumento mastodontico e granitico, impossibile da non vedere, è il castello di Vogogna, sostanzialmente costruito con notevoli ampliamenti di un più piccolo manufatto, da Gian Galeazzo Visconti. I Visconti erano una famiglia lombarda da antica data (fine X secolo) che ebbe un ruolo importantissimo fino al 1447 quando Filippo Maria Visconti morì senza avere eredi maschi: però la figlia Bianca Maria si sposò con Francesco Sforza che fu un’altra famiglia importante per Milano, la Lombardia e pure per il lago Maggiore. Altro segnale è la città di Massino Visconti che è un altro segnale; altro simbolo importantissimo è la cava del marmo rosa di Candoglia, (Ornavasso), aperta da Giovanni Maria Visconti nel 1328 per costruire e poi “manutenere” il Duomo di Milano. Questi brevi accenni sono di un’assoluta evidenza del legame storico e non solo della nostra provincia alla Lombardia e a Milano capoluogo e che il lago Maggiore, par la parte italiana, dovrebbe essere lombardo, per evitare l’assoluta assenza d’interesse che ha boicottato, di fatto, una politica di tutela e utilizzo del suo patrimonio anche ittico come ha dichiarato più volte l’ex on. e sindaco Marco Zacchera. Il Piemonte ha gravemente trascurato la nostra provincia, salvo in due brevissimi periodi da due illuminati presidenti: Viglione, in occasione del disastroso nubifragio; Beltrami, per l’attenzione alle periferie e decentramenti di servizi, poi cancellati dalle giunte successive. Altra questione, totalmente ignorata dal Piemonte, è stata il Sempione e la Ferrovia in generale. Si è stati succubi della Svizzera che ha notevolmente potenziato il Gottardo, che ha un tracciato prevalentemente svizzero, trascurando il Sempione che ha maggior tracciato italiano e un percorso inferiore con i porti della Liguria come Genova e La Spezia. Del resto Milano, raggiungibile in un paio di ore, è punto di riferimento per molte cose compresa università e lavoro oltre che accessi turistici; per raggiungere Torino occorrono più cambi e molto più tempo. Aggiungo che molte tasse sono più basse in Lombardia, come l’irpef, il bollo auto. Si concede lo sconto benzina alle località di confine. La sanità è notevolmente migliore come dimostrato dalla mobilità per cure di cittadini del Vco verso strutture lombarde, e il secondo livello sanitario di riferimento è nella provincia di Varese molto più vicino rispetto a quello nostro di Novara. Sarebbero meglio difesi i pendolari e favoriti negli sconti sugli abbonamenti e con maggior voce per pretendere più qualità e quantità di treni. Così come i frontalieri che avrebbero maggiore attenzione con la possibilità di fare massa critica con quelli lombardi molto più numerosi. La questione più importante è però quella che i 18 milioni di canoni idrici che il Piemonte trattiene per se e che la Lombardia cede totalmente alla provincia di Sondrio. Il presidente lombardo s’è impegnato per fare altrettanto col Vco. Queste risorse finanzierebbero adeguatamente gli interventi del VCO soprattutto per strade e scuole e la provincia del VCO, veramente autonoma; ma anche federale con una semplice integrazione nello statuto nel quale prevedere un voto qualificato per le questioni più importanti. Lo scopo è impedire lotte intestine tra le tre aree fomentate sempre da parte di amministratori campanilisti e/o individualisti; garantire la cosiddetta tripolarità che spesso è stata anche negata per garantire unità nella diversità che sempre esiste, anche se si è aggiornata e modificata. Penso anche che presidente e consiglieri della provincia autonoma e federale del Vco dovrebbero essere eletti direttamente dal Popolo.
Bernardino Gallo – 12 settembre 2018