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necrologi

mani unita

VCO- 13-07-2020-- Unità:  indispensabile, o almeno

ampie convergenze nel Vco, se si vogliono ottenere risultati per maggiori risorse, (fondi idrici), oltre a più servizi o migliori , compresi quelli sanitari. 

La frantumazione, sia d’istituzioni che associazioni e gruppi, è arrivata a un punto esiziale per il futuro della provincia del Verbano, Cusio e Ossola. Una delle cose più evidenti è la telenovela di alcuni esponenti politici con dichiarazioni ripetitive comprendenti anche scambio reciproco di accuse di falso che sono ridondanti nelle pubblicazioni dei media locali. A mio modesto avviso, essendo ripetizioni, dovrebbero essere, non sempre pubblicate, anche se non metto in discussione la libertà di stampa; ma almeno essere criticate e smentite quando non veritiere. Del resto se c’è un reciproco scambio di accuse di falso, avranno torto entrambi o solo una parte.

 Altro elemento di divisione e spaccature è quello dei sindaci del territorio, spesso silenziosi, molte volte a maggioranza assenti, comunque divisi e rinchiusi tra le “mura” della propria cittadella. In un passato non molto lontano vi erano le comunità montane,(una sola in Ossola), molto presenti e aggreganti mentre oggi vi è una pletora di associazioni di comuni, ben quattro in Ossola, nelle quali il comune di Domodossola non ha nemmeno aderito nonostante lo slogan del programma elettorale, credo copiato, di Domodossola capoluogo. Per non parlare dei sindacati che nell’ottica deleteria ultra centralistica hanno sostanzialmente allontanato le cariche decisionali prima dalle singole realtà di Ossola, Cusio e Verbano, per accentrale nel Vco e poi in un’area definita quadrante che rappresenta ben quattro province. Ritengo con estrema consapevolezza che occorrerebbe una radicale inversione di tendenza che, per precisa scelta e di portata “storica” è stata realizzata dal gruppo Sos Ossola, Cusio, Verbano con i gruppi che difendono gli ospedali e i Dea del Vco. Si è partiti dalla sanità ma vi sono le condizioni per allargarli ad altri temi.

Il passo iniziale, oltre ad allargare le alleanze con chi è sinceramente disponibile, è la battaglia per riconoscere alla provincia Vco grandissima parte dei cosiddetti canoni idrici che sono i ricavi riguardanti la trasformazione in energia elettrica delle acque provinciali e non solo con dighe grandissime che impattano sull’ambiante senza alcun vantaggio per le zone coinvolte se non qualche “piatto di lenticchie. Molti gruppi sono spariti e qualcun altro si schiera spudoratamente e pedissequamente a favore di partiti dominanti magari cambiando direzione rispetto al passato oppure rubando idee, foto del punto nascite e appropriandosi di un nuovo gruppo frutto solo di ben 450 adesioni, denominate Firme, nell’ambito del gruppo Sos. In parole povere quelle firme sono state tradite per essere gestite da altro. Basterebbe che fosse pubblicato chi ha partecipato alla riunione con l’Asl Vco sul cosiddetto punto nascite e che ha consentito all’azienda costretta a riaprire, di farlo in condizioni peggiori. Solo uniti tra i vari gruppi e non solo dell'Ossola, ma anche del Vco e soprattutto del Verbano, in gran parte realizzato, sarebbe stato Possibile ottenere la presenza dell'area materno infantile al San Biagio.

L'Asl& C. non avrebbe riaperto se non fosse stato per l'adesione di 450 persone quasi tutte donne a quella che ho definito firme sul gruppo SOS. Costoro che ho definiti Ladri, hanno dimostrato Divisione, assenza di peso e scarsa competenza se non sulle solite frasi fatte oramai "smaturate" (cioè fradici) nel tempo. Aggiungo che l'ospedale unico è solo tema di distrazione di massa ed è anche l'ennesimo tentativo di molti di poterlo realizzare nella zona di Gravellona per continuare a trascurare l'alta Ossola, mentre quello sulla piana tra Domo e Villa, è soltanto una pia illusione e anche un gravissimo errore sia strategico, sia strutturale, sia di viabilità.

Bernardino Gallo