Bel romanzo, Victor Hugo lo
scrisse nel 1862, in Francia, ed in effetti aveva capito con chi aveva a che fare.
In pratica un precursore, ha descritto personaggi francesi descrivendone lo squallore dell’epoca, che oggi fanno sorridere se esaminiamo la classe dirigente di oltr’ Alpe.
E’ notizia di oggi che la Presidenza francese ha convocato la nostra ambasciatrice per chiarimenti inerenti le dichiarazioni di nostri personaggi pubblici che non sarebbero state gradite al Governo parigino.
In parole povere, non sarebbero piaciute le dichiarazioni dei Dioscuri grillini, Di Maio e Di Battista, sulla politica neo colonialista dei galletti.
In pratica i soprannominati non hanno fatto altro che riferire in diretta il prosieguo della politica francese nel continente africano, ove i galletti battono moneta per ben 14 Stati, per lo più governati da regimi che definire dittatoriali appare un eufemismo.
Inoltre non lo fanno gratis e amore dei, ma tanto per non far nomi, dal Niger importano a costo zero ingenti quantità di uranio (si proprio uranio!) e inoltre depredano quei poveracci per finanziare il loro debito.
Questo da anni, e l’Europa zitta e mosca: chiamansi connivenza!
E poi il disturbato francese dà a noi dei miserabili.
Loro che hanno creato il caos libico e sponsorizzato tutte le primavere arabe, loro che predicano l’accoglienza, ma in casa d’altri, loro che chiudono i confini chiedendo agli altri di aprirli, loro che proteggono da anni ancor oggi 14 delinquenti assassini ricercati dal Governo Italiano!
Ecco a loro invidio i gilet gialli, gente con sotto gli attributi che combatteranno sino alla caduta di quel governo marionetta sostenuto da radical chic, poteri forti, grosso capitale e compagnia cantante.
Da noi se inizi una protesta al sabato, alla domenica è finita perché metà vanno allo stadio e l’altra metà deve uscire con la compagna, morosa o amante o similare.
Intanto qui la solita solfa sui migranti con ridiscesa in campo dei soliti noti: cattocomunisti, intellettuali di seconda scelta, media clerical-progressisti e chi più ne ha più ne metta, in pratica un’orda di mentecatti sponsor inconsapevoli di Salvini.
Vabbè torniamo in Italia, udite udite la Guardia di Finanza contesta al si fa per dire imprenditore italo-svizzero di aver usato una barca battente bandiera di un paradiso fiscale, le isole Cayman, urca che grave.
Questo ne ha fatte di tutti i colori per anni speculando a destra e a manca con atti di pirateria finanziaria ultra protetto dai vari governi (tranne quello di Berlusconi per odii personali) e ora gli si contesta un peccatuccio veniale.
In pratica come se ad Al Capone avessero contestato una multa per sosta vietata.
E ora le comiche, il mai rimpianto ministro pariolino in edizione tipo “ Il ritorno di Ringo” ha in programma il lancio di un nuovo partito che chiamerebbe Siamo Europei.
A naso visti i nomi che circolano per le adesioni penso sia più adatto “Siamo Sfigati”.
In effetti si vorrebbe raccogliere la parte sana del PD, derenzizzato, un po’ di batteria forza italiota, qualche puzzone di sacrestia, i rimasugli Boniniani e il minestrone è belle che pronto… dopo basta prendere qualche compressa di Imodium e il gioco è fatto.
Le elezioni sono a maggio, siamo a gennaio e già ci tocca prendere il Lexotan a litri!
Tra europee e regionali prepariamoci al peggio.
Max Polli – 22 gennaio 2019