
VCO- 29-03-2020--STRADA ANTRONESCA
NOVEMBRE 2014
Dislivello: 700 m. Tempo di salita: 5 h 15'.
Finalmente una bella giornata! Per evitare traumi da esposizione al sole, dopo due uscite con nebbia e neve, scegliamo un itinerario quasi completamente in ombra in questo periodo dell’anno.
La “Strada Antronesca”, alla portata di tutti gli escursionisti con un minimo di allenamento, va gustata senza fretta. Si scoprono meravigliosi angoli della valle Antrona, negati a chi viaggia con i mezzi o ha sempre fretta: la Noga e la sua bella mulattiera, Cresti, la chiesa di Seppiana, Casa Vanni ed il centro di Viganella, Ruginenta, a molti ignota, e tanti altri. Non è questo il periodo migliore per quest’escursione, ma le recenti nevicate ci proibiscono di salire più in alto; tanto più che su un percorso elementare, come questo, riusciamo ugualmente a trovare un pizzico d’avventura. Dodici giovanotti posteggiano vicino a “La Fabbrica” di Villadossola all'alba e, dopo un caffè, imboccano la mulattiera verso la Noga, il quartiere alto. Dopo dieci minuti la prima tentazione: vedendo le luci accese da Adriano, ci viene voglia di salutarlo, ma, conoscendo la sua proverbiale ospitalità, già collaudata in una gita precedente, si prosegue. Un po’ di asfalto fra Boschetto e Cresti, poi si riprende la bella mulattiera . Prima di Seppiana c’è un po’ di lavoro per le guide anche questa volta. Il peso della neve, poi gelata, ha bloccato dei grossi arbusti che ostruiscono il percorso. Creiamo un passaggio precario in questa giungla fuori stagione, con mezzi di fortuna, e passiamo con un po’ di contorsioni. A tener viva l’attenzione ed a creare frequenti sbalzi d’umore contribuiscono i cartelli segnaletici con tempi di percorrenza spesso contrastanti: cammini per un’ora e ti dicono che sei stato fermo, cammini cinque minuti e ti dicono che hai camminato per un’ora. Da Seppiana a Viganella (2 h 10') si sta sulla strada, per evitare altri eventuali ostacoli lungo il percorso. Casa Vanni è il gioiello di Viganella che, con la sua piazzetta dove lo specchio riflette il sole invernale, è ordinata, pulita, accogliente. I mozziconi di sigaretta son tutti nei portacenere: ma siamo ancora in Italia? Nella piazzetta facciamo colazione, aspettando vanamente che lo specchio ci porti un raggio di sole. Ci muoviamo: Rivera, Ruginenta, e si passa ora sulla destra orografica dell'Ovesca. Si arriva a Locasca rimanendo sulla strada, passando Prato, San Pietro e Madonna. Si prende poi la mulattiera innevata che porta, con gli ultimi 200 metri di dislivello e con percorso diretto, ad Antronapiana (3 h 05'). Più tardi la corriera di linea ci riporterà a fondovalle.
Gianpaolo Fabbri














