1

necrologi

technogym

Il mio articoletto sulla stazione di smistamento  di Domodossola ed il suo futuro, ma anche sulla imprenditorialità in generale, ha dato inizio ad uno scambio di idee con diversi lettori: perché nell’Ossola l’imprenditoria “ristagna”, mentre in altri posti va a gonfie vele?

Vorrei raccontare qui la storia di un piccolo imprenditore italiano che viene da una famiglia semplice, ma che grazie ad una brillante idea, alla sua grande creatività e all’aver trovato buoni dipendenti, dal 1982 ha costruito un'azienda che oggi ha una reputazione mondiale e impiega 2000 persone a Cesena e in 14 filiali in tutto il mondo.

Nerio Alessandri, allora 22 enne, studiava “design industriale” a Cesena.. Per fare un po’ di moto si iscrive in palestra e subito gli salta agli occhi quanto l'attrezzatura per il training sia brutta. Insieme ad abili artigiani, prova a costruire macchinari e attrezzature per “culturisti” con linee slanciate ed eleganti e le mostra ai proprietari di palestre: tutti ne sono subito entusiasti!

Ma così giovane, appena fuori dallo studio, come ha potuto finanziarsi? Né le banche né le autorità pubbliche erano disposti a prestargli denaro…

Tuttavia, Alessandri, convinto del suo prodotto, fa presente ai nuovi clienti la situazione e chiede loro di pagare i macchinari immediatamente all’ordinazione. Concorda invece un pagamento a 3 mesi con gli artigiani, così da poter pagare il lavoro di progettazione e di marketing nella sua regione (Emilia-Romagna). In questo modo è nata la nuova azienda: "Technogym"!

Grazie alla sua grande creatività, l'azienda è cresciuta costantemente e i clienti soddisfatti hanno sempre richiesto nuovi apparecchi dal design speciale ed elegante. Con l’arrivo dell'elettronica negli anni '90, Nerio Alessandrini si rese conto che avrebbe potuto offrire agli sportivi una gamma completa di prodotti anche per controllare il proprio stato di salute: nascono così pedometri, altimetri e registratori di pressione sanguigna; lo "Spinning" si era affermato ed era cresciuto più velocemente del previsto. L'azienda in solida espansione, è arrivata a costruire un “Tecnogym village” di 150.000 m2 vicino a Cesena, da cui serve il mercato mondiale.

Perché una cosa simile non potrebbe accadere nell’ Ossola? Quando ero presidente di una ferrovia merci a Domodossola/Beura, ricordo che avevamo collaboratori giovani e dinamici ed un'ottima "ragioniera". E' stato un piacere lavorare con queste persone. Penso che chi potrebbe riuscire ci sarebbe anche qui.

Walter Finkbohner - 26 marzo 2019