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necrologi

Geotermica a due passi Ossola luglio2019

VCO- 17-07-2019- L’Italia e la Svizzera firmando

gli "accordi di Parigi“ e la "convenzione delle Alpi“, hanno deciso di produrre energia il più possibile pulita e, per ridurre maggiormente l’inquinamento da CO2, di ridurre il traffico automobilistico nelle zone Alpine.

Nella città di Brig-Glis, nei prossimi anni, un intero quartiere attorno al nuovo ospedale, utilizzerà l’acqua riscaldata dal calore terrestre nelle vicinanze dei Bagni termici di Briga (“Brigbad”): per questo suo sforzo la città è stata premiata, è diventata “Città delle Alpi”.

Studiosi dell’ETH/Politecnico di Zurigo hanno avviato un nuovo laboratorio sperimentale in profondità, all’interno del Pizzo Rotondo in una galleria laterale del tunnel della Furka presso Ronco, a 6 Km di distanza dalla Val Formazza. Qui, gli studiosi, utilizzando gli scavi della Ferrovia „ Matterhorn-Gottard-Bahn“ nel laboratorio «Bedretto Underground Laboratory for Geoenergies», studiano come utilizzare al meglio il calore naturale della terra per riscaldare e produrre altra energia, col minimo impatto possibile nell’ambiente. Oltre a come utilizzare la geotermia a 1500 sotto le vette, si studia anche l’impatto che possono avere le piccole scosse prodotte dal lavoro delle sonde.

Entro il 2035 – questa la grande speranza della „strategia energetica svizzera“ – dovrebbero entrare in servizio una dozzina di Centrali con elettricità prodotta da geotermia. Entro il 2050 i produttori di elettricità da geotermia, ciascuno con 20 megawatt, saranno 25: essi copriranno dal 5 al 10 per cento del bisogno svizzero.

Nel maggio scorso la popolazione è stata invitata nel tunnel, in modo che tutti potessero farsi un’idea dal vivo dei lavori. I lavori dureranno 10 anni e avranno un costo di 20 milioni di franchi; comprensibile che l’interesse era grande, i problemi energetici toccano proprio tutti!

Walter Finkbohner

 

Foto dall’interno del laboratorio, a 1500 metri sotto le vette del San Gottardo:

Roland Arnet