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necrologi

cambiale

Alla ormai veneranda età di 85 anni (Regio  Decreto 14.12.1933, n. 1669), la legge sulla cambiale è ancora in vigore.  La cambiale è un titolo di credito, cioè da il diritto, a chi la possiede e alla scadenza indicata, di richiederne il pagamento a chi l'ha emessa (che si chiama traente). Si distinguono un pagherò cambiario o vaglia cambiario (quando vi è il traente e il beneficiario) e una cambiale tratta (quando c'è il traente, il beneficiario e il trattario - quest'ultimo è per così dire il delegato a pagare, come ad esempio una banca).
Se tra la somma scritta in cifre e quella in lettere c'è differenza, prevale quella scritta in lettere.
La cambiale può essere girata (cioè può passare di mano in mano a più persone) e chi ha in possesso la cambiale si chiama portatore.
Il bollo sulla cambiale è del 12 per mille. Se emetto una cambiale di mille euro, ad esempio, deve esserci un bollo di 12 euro e così via.
Spesso chi possiede cambiali stipula con la banca il contratto di "sconto cambiario". Ciò significa che viene consegnata alla banca una cambiale non ancora scaduta e la banca anticipa la somma indicata nella cambiale a chi l'ha presentata, decurtando gli interessi. Sarà poi la banca, alla scadenza, a richiedere il pagamento a chi l'ha emessa.
Se alla scadenza chi deve pagare la cambiale non lo fa, la cambiale viene protestata dall'ufficiale giudiziario e il debitore viene iscritto nell'elenco dei protestati. La cambiale è titolo esecutivo, come se fosse una sentenza del giudice e quindi può iniziare subito l'azione giudiziaria di recupero della somma.

 

Carlo Crapanzano